Il caffè è un piacere quotidiano per moltissimi italiani che amano gustarlo lungo, corto o ristretto. Esistono poi quelli che preferiscono la classica tazzina in ceramica e chi preferisce quella in vetro.
Quali sono le differenze tra le due alternative e qual è la migliore? Vediamo, qui di seguito, la risposta a tali domande.
Caffè in tazza di vetro
L’abitudine di gustare il caffè nei piccoli bicchieri in vetro è molto diffusa negli ultimi tempi e non solo fra le mura domestiche, ma anche al bar. Il caffè al vetro permette prima di tutto di soddisfare esigenze estetiche, considerato che questo materiale consente di ammirare tutte le sfaccettature e i toni del nocciola che caratterizzano la bevanda. In buona sostanza, la trasparenza del vetro mette in risalto la corposità dell’espresso, che sarà piacevole alla vista solo quando si scelgono miscele di alta qualità.
In ogni caso è bene far presente che la forma affusolata della tazza in vetro favorisce la creazione della schiuma in superficie, che diventerà molto compatta e densa. In realtà la schiuma dipende molto dalla varietà dei chicchi e dalla maniera in cui viene preparato l’espresso, ma sicuramente attraverso il vetro si riescono ad apprezzare meglio certe caratteristiche e a iniziare a gustare l’espresso anche con gli occhi.
Caffè in tazza di ceramica
Quando pensiamo alla maniera in cui viene solitamente servito il caffè, sarà inevitabile il richiamo all’intramontabile tazzina in ceramica bianca, accessorio nato in Medio Oriente e che nel corso del tempo si è poi diffuso nel resto d’Europa, fino ad avere la forma e le caratteristiche che tutti conosciamo, ovvero il manico e il piattino alla base.
I veri puristi non accettano di buon grado la moda di assaporare l’espresso nel bicchiere di vetro e continuano a prediligere la tazza in ceramica perché, anche se questo materiale impedisce la visione dei colori e delle sfumature, riesce comunque a mantenere più a lungo la temperatura della bevanda.
Occorre poi far presente che le tazzine oggi sul mercato sono appositamente progettate e studiate appositamente per il caffè, in quanto comode da tenere in mano, nonché provviste di pareti spesse al fine di esaltare gli aromi e le sensazioni olfattive.
Un’altra interessante curiosità da segnalare è che il nome tazza rimanda a Luigi Tazzina, ovvero lo storico direttore artistico della celebre azienda Richard-Ginori, al quale si devono proprio i primi modelli di tazzine contraddistinti dal design moderno e usate ancora oggi.
Tazza in vetro o in ceramica: quale scegliere per gustare il proprio caffè?
Per quanto riguarda la scelta fra tazza realizzata in vetro o in ceramica per assaporare al meglio il proprio caffè giornaliero, è importante precisare che non esiste una soluzione in grado di soddisfare ogni esigenza, quindi che possa andar bene per qualsiasi amante dell’espresso. Tutto dipende dai propri gusti, ma ci sono comunque dei consigli da seguire per ottenere il massimo dalla degustazione.
Di certo il bicchierino in vetro si rivela la soluzione vincente per quelle persone che vanno sempre di fretta o quando fa molto caldo, considerato che questo materiale permette un raffreddamento più rapido della bevanda, quindi rende l’espresso meno bollente.
A vantaggio della ceramica, invece, non si può negare il fatto che tale materiale consente di trattenere più a lungo il calore, ovvero di preservare la persistenza di corpo e aromi.
In definitiva, chi preferisce bere il caffè in un solo sorso e desidera apprezzarne al contempo i colori e le sfumature, si troverà bene con i moderni bicchierini in vetro. Diversamente sarà meglio puntare sulle tazzine in ceramica dalla forma bombata, grazie alle quali verranno esaltate le sensazioni olfattive dell’espresso.
In ogni caso, quando si opta per una miscela selezionata con estrema cura, il caffè che andremo a bere sarà comunque soddisfacente, a prescindere dal materiale con cui è realizzata la tazza.