Come funziona la macchina da caffè in capsule?

La macchina del caffè con capsule ormai è entrata prepotentemente a far parte dell’insieme di elettrodomestici di uso domestico comune. 

Per questo motivo può essere interessante capire come funziona, per prevenire i guasti e prendersi cura in modo ottimale dei componenti cercando di mantenere attivo per il maggior tempo possibile il suo utilizzo. 

Da quali elementi è composta la macchina di caffè in capsule? 

Il cuore pulsante della macchina è racchiuso all’interno di una scocca in plastica resistente, stampata in varie forme con colori accattivanti e design dal classico all’innovativo.

In tutti i tipi di macchine espresso ma specialmente in quelle che utilizzano capsule, la ricerca dei produttori è sempre quella di ottimizzare i volumi per garantire un minimo ingombro

Questa tipologia di macchine deve essere comoda a casa come in ufficio, adatta per essere sistemata agevolmente in un angolo vicino a un punto presa. 

È per questo che le macchine di ultima generazione sono veramente piccole e compatte, è questo l’elemento chiave che fa sì che vengano preferite ad altri sistemi più professionali ma molto più ingombranti. 

Dentro alle scocche di plastica rigida (generalmente policarbonato, un tipo di plastica scelto sia per la resistenza agli urti che al calore) è presente il meccanismo di componenti indispensabili al funzionamento di ogni macchina per il caffè e alcune parti esclusive appartenenti solo alla macchina per caffè in capsule. 

Ogni macchina per caffè in cialde deve avere essere dotata di:

  • un serbatoio per l’acqua
  • una resistenza che si attiva grazie al collegamento alla corrente elettrica.
  • la caldaia, o sempre più diffuso lo scambiatore di calore, che sono necessari al riscaldamento dell’acqua alla giusta temperatura (circa 95°).
  • una pompa che serve per attingere l’acqua dal serbatoio e farla arrivare in pressione all’interno della capsula.
  • il blocco di erogazione, la parte dove viene inserita la capsula per il processo di estrazione del caffè.
  • il cassetto per la raccolta delle capsule usate.
  • il contenitore di raccolta acqua posizionato sotto all’erogatore. 

l percorso del caffè: dalla capsula alla tazza

Il primo passaggio da compiere è riempire il serbatoio dell’acqua (estraibile per permettere un’adeguata pulizia) che generalmente si trova nella parte posteriore della macchina. 

Sul pannello frontale della macchina si trova l’interruttore di accensione collegato ad una spia che si accende una volta azionato il pulsante. Questo è il segnale che la resistenza è entrata in funzione e sta scaldando l’acqua che si trova all’interno della caldaia. 

Quando la spia si spegne o un ulteriore segnale si illumina, abbiamo la certezza che l’acqua all’interno ha raggiunto la giusta temperatura e la macchina è pronta ad erogare il caffè. 

Ogni tipo di macchina ha un blocco di erogazione diverso, dipende dal sistema scelto, infatti ogni blocco è in grado di contenere una forma specifica di capsula, studiata appositamente per la macchina che adoperiamo (nessuna paura perché oggi in commercio esistono moltissime capsule compatibili per tutti i sistemi più utilizzati).

Una volta inserita, la capsula viene forata, questo avviene grazie ad un meccanismo posto sulla chiusura dello sportello. L’acqua, trasportata in pressione dalla pompa spinta attraverso un tubo, viene iniettata all’interno della capsula e si insinua irrorando la polvere di caffè, il caldo e la pressione fanno si che dopo un breve lasso di tempo, attraverso il beccuccio erogatore, la miscela estratta arrivi in tazza, nera e cremosa, proprio come quella del bar.

Spegnendo il pulsante che blocca il flusso del caffè possiamo togliere la tazza e assaporare la bevanda profumata e calda al punto giusto. 

La capsula contenente la polvere ormai privata di tutti gli aromi, rimane sospesa in un passaggio di caduta, spesso è l’inserimento di una nuova capsula all’interno del blocco erogatore, a fare cadere l’involucro scarto nell’apposito cassetto di raccolta.

Per il buon funzionamento della macchina è importante utilizzare un’acqua poco calcarea, quella del rubinetto spesso non rispetta le caratteristiche richieste e la macchina rischia di essere danneggiata, è quindi sempre consigliabile scegliere un’acqua minerale naturale imbottigliata, dove la durezza è controllata e sarà facile capire quali sono i residui minerali contenuti all’interno.

Come pulire la macchina per caffè espresso in capsule

Le cose a cui è necessario prestare attenzione e che sarà opportuno pulire con frequenza sono:

  • il serbatoio contenitore dell’acqua
  • il cassetto dove si depositano le capsule usate
  • il contenitore di raccolta posto sotto il beccuccio erogatore

È opportuno lavare e asciugare il serbatoio se la macchina non viene utilizzata quotidianamente, oltre a svuotare l’acqua con frequenza.

Pulire il cassetto di raccolta delle capsule usate è indispensabile ogni volta che prepariamo il caffè. Si possono creare muffe e odori sgradevoli, inoltre il blocco di erogazione rischia di incepparsi e la macchina di smettere di funzionare. 

Anche il contenitore di raccolta, posto sotto il beccuccio, dove solitamente viene appoggiata la tazzina per accogliere il caffè, ha bisogno di frequenti lavaggi. Spesso infatti, anche se abbiamo spento la macchina, alcune gocce di caffè continuano a cadere dopo che la tazza è stata tolta. Sarà un impegno poco gravoso e uno sporco facile da pulire se vengono lavati spesso i residui di caffè sul fondo del contenitore.

Se vuoi approfondire, leggi anche: come pulire la macchina del caffè di casa

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